Nato a Pisa l’11.06.1931, ivi laureato in Medicina e Chirurgia nel 1956, ha svolto la propria attività accademica e di ricerca inizialmente in Anatomia Patologica, dal 1962 in Medicina Legale. Libero docente in Medicina Legale e delle Assicurazioni nel 1965; libero docente in Anatomia ed Istologia Patologica nel 1969. Professore straordinario di Medicina Legale nel 1980, professore ordinario dal 1983. In quiescenza per raggiunti limiti di età dal 1° novembre 2006.
La carriera universitaria si è svolta, in successione, come assistente a Pisa, Genova e Pavia; come Professore di ruolo a Pavia-Varese (1980-1983), a Ferrara (1983-1989), a Pavia (1989-2006).
Una volta in quiescenza ha frequentato ancora assiduamente il Dipartimento di Medicina Legale e Sanità Pubblica dell’Università di Pavia ove ha continuato a svolgere attività di ricerca e professionale medico-forense. Professore emerito presso tale Ateneo per Decreto Ministeriale del 10.12.2007. Successivamente è stato professore a contratto presso scuole di specializzazione in Medicina Legale e presso master su argomenti attinenti.
Membro di diverse società scientifiche medicolegali italiane e internazionali. Per delega della Società Italiana di Medicina Legale, ha promosso nel 1994 la fondazione di un gruppo finalizzato allo studio della patologia forense chiamato GIPF. E’ stato quindi Presidente del “Gruppo Italiano di Patologia Forense” (GIPF) fino al 2000 e successivamente è stato nominato Presidente Onorario del gruppo.
Il ruolo di Grande Maestro per tutti i suoi allievi patologi forensi non solo negli Atenei in cui ha insegnato, ma anche negli eventi nazionali che il GIPF ha organizzato e a cui lui si è sempre dedicato con contributi anche dopo il pensionamento lo colloca come figura leggendaria della medicina necroscopica italiana.
Autore di numerosissimi articoli scientifici sulla patologia forense, è stato impegnato fino all’ultimo anche in attività didattica per i giovani, in particolare con esercitazioni di istologia forense, in alcune scuole di specializzazione, ed in alcuni master di argomenti pertinenti alla disciplina.
La sua disponibilità per i giovani che si approcciavano alla patologia forense è sempre stata una sua caratteristica umana che andava oltre la sua enorme preparazione scientifica.
L’attività di ricerca è documentata dalla partecipazione attiva a numerosi congressi, nazionali ed internazionali, e da numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed estere. Si è occupato, con diversi collaboratori ed allievi, di molteplici tematiche (affrontate a livello istologico, istochimico, ultramicroscopico, chimico) di medicina legale, soprattutto di patologia forense, ottenendo i risultati più interessanti sui seguenti argomenti: morte improvvisa; patologia iatrogena; traumatologia e reazione vitale; pseudoreazioni vitali da manovre rianimatorie; modificazioni putrefattive dei quadri istopatologici usuali; tecnopatie, casistica e quadri sperimentali; pneumoconiosi; elettrocuzione, con messa a punto di metodiche per la evidenziazione di marchi elettrici “latenti”; balistica (morfologia e ultramicroscopia); embolie e microembolie (particolarmente embolia adiposo-midollare); embolia gassosa, con messa a punto di metodiche (1967-1968) validate anche dalla recentissima letteratura e trattatistica internazionali; diversi apporti, anche attualissimi, in materia; asfissie
Vinse il Premio Internazionale “Buccheri – La Ferla” per la Medicina Legale, anno 2006.
Il Gruppo Italiano di Patologia Forense continuerà l’attività formativa e professionale nel suo indelebile ricordo, ispirandosi non solo ai suoi principi di rigore scientifico ma anche al suo entusiasmo e passione per lo studio della Patologia Forense che ha sempre trasmesso a tutti noi.