Carissimi Colleghi, Soci del GIPF,

come tradizione, trascorsi tre anni dal precedente si svolgerà, a Ferrara, da giovedì 20 ottobre a sabato 22 ottobre 2016, il Convegno Nazionale del Gruppo Italiano di Patologia Forense, di cui abbiamo dato un’anticipazione nei mesi di dicembre 2015 e di luglio u.s. I temi prescelti mirano a fornire ai giovani patologi forensi, che si affacciano alla professione o che già operano in quest’ambito, nuovi spunti di rifl essione su come l’attività del patologo forense possa abbracciare campi innovativi, forieri anche di nuovi orizzonti di espansione lavorativa. Si inizia il giovedì con il tema “Biochimica forense e Microbiologia forense” che certamente rappresenta il futuro della ricerca in patologia forense, e che apre numerose possibilità di diagnosi di morte più accurate, in particolare nei casi di “autopsia bianca”. Colleghi italiani che operano all’estero, Cristian Palmiere e Fabio Monticelli, esporranno i loro fi loni di ricerca, condividendo con i presenti le relative opportunità e le diffi coltà. Seguiranno i colleghi Osculati, Ventura e Neri con contributi di esperienza personale e professionale sul campo. Il venerdì mattina sarà dedicato all’antropologia medico-legale, divenuta più che di attualità a seguito degli eventi mortali realizzatisi nel naufragio nel mare di Sicilia dell’aprile 2015, e che ha fornito l’occasione di far lavorare insieme numerosi istituti di medicina legale italiani, ed altri ne vedrà nel prossimo futuro, nel tentativo di dare un nome alle vittime del noto naufragio. Esperienza che si è rivelata preziosa ai partecipanti, non solo come formazione sul campo, specie per i più giovani, ma anche come palestra di lavoro in gruppo, tra gruppi, seguendo protocolli rigidi che non lasciano spazio per iniziative personali e mirano ad ottenere risultati omogenei e comparabili. Ritengo davvero che si stia creando una sorta di task force, allenata a lavorare assieme, e destinata ad ampliarsi grazie alla partecipazione di tanti istituti aderenti, in vista di una sinergica collaborazione della nostra comunità medico-legale, da sempre auspicata dal nostro Gruppo. Aprirà i lavori il presidente del Gruppo degli Antropologi italiani, Prof. Sineo, che delineerà il ruolo degli antropologi nella patologia forense. Di grande interesse sarà il confronto con il punto di vista dei patologi forensi, presentato dalla collega Cattaneo, da cui si auspica un dibattito costruttivo in vista di future collaborazioni. Chiuderà la sessione il collega Campobasso che introdurrà per la prima volta nei nostri incontri, il tema dell’ecologia del cadavere e delle nuove acquisizioni e potenziali applicazioni, certamente di interesse per i cultori della materia e della professione. Il pomeriggio del venerdì si incentrerà sulla Medicina Legale dei Migranti, campo ovviamente di grande attualità e che sarebbe opportuno venisse coordinato da medici legali. Sarà davvero una grande opportunità ascoltare la preziosa esperienza del collega Carlo Bracci, medico legale che da anni si occupa dei richiedenti asilo politico a Roma, e che illustrerà il percorso medico-legale della presa in carico del richiedente protezione internazionale, osservandolo sia come fattore di protezione, che, purtroppo, di rischio. Seguirà la collega Gaudio che esporrà la propria esperienza nel campo della diagnosi di tortura, diagnosi che spetta, ricordiamolo, ai medici legali porre, e che potrebbe rappresentare un settore professionale di interesse specie per i più giovani. I colleghi Di Vella e Argo chiuderanno la sessione proponendo i protocolli operativi utilizzati per la identifi cazione di età su vivente e la identifi cazione su cadavere. Il sabato mattina, infi ne, apriremo con uno storico intervento del Prof. Domenici, che consiglio ai più giovani che non hanno avuto l’occasione di sentirlo, in cui riferirà della personale esperienza nel caso del disastro navale della Moby Prince. Chiuderanno il convegno le comunicazioni su tema libero e la premiazione per la migliore comunicazione e poster. Inutile ricordarvi che ogni sessione ospiterà comunicazioni sul tema specifi co. Il convegno vede come Presidenti il Prof. Franco Maria Avato e il Prof. Ranieri Domenici, e rappresenta un tributo a quanto da loro operato a favore dello sviluppo della nostra disciplina. Vi saluto con un arrivederci a Ferrara, sperando di incontrarvi come di consueto numerosi ed entusiasti di poter trascorrere nuovamente tre giorni insieme a discutere e, perché no, anche a divertirvi.

Rossana Cecchi

Presidente del GIPF

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